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Immagine del redattoreAdriano Ventrone

Alan Wake II – La recensione dei DLC Night Springs e The Lake House

Con l’uscita di The Lake House, seconda ed ultima espansione dedicata ad Alan Wake II abbiamo deciso di tirare le somme sull’esperienza d’insieme che entrambi i DLC, Night Springs e The Lake House aggiungono al titolo targato Remedy.

 

Con l’uscita di The Lake House, secondo DLC dedicato ad Alan Wake II, si va a concludere il supporto post lancio del titolo, almeno per quanto riguarda nuovi contenuti di storia. Questo DLC, insieme al precedente Night Springs, va ad approfondire diversi misteri aperti proprio durante il gioco che, per forza di cose, risultano impattanti non solo per la trama del gioco in sé, ma anche per quello che concerne tutto l’universo narrativo creato da Remedy con le IP di Alan Wake e Control.


Detto questo, questa recensione congiunta di entrambi i DLC NON conterrà spoiler!


Che cosa raccontano?


Night Springs

 

Il primo DLC prende il nome dalla serie tv “Night Springs”, una serie di racconti horror realmente esistente nell’universo Remedy a cui Alan Wake ha lavorato per alcuni episodi in passato.


Diviso in 3 episodi ognuno con genere e protagonisti differenti, il DLC è narrato dal nostro Alan che, forse in un tentativo di scrivere delle storie in grado di farlo uscire dal Luogo Oscuro dà vita a delle vicende fittizie (o forse no) con diversi incipit.

Episodio “Number One Fan” segue le vicende di Rose Marigold, qui chiamata semplicemente “La Cameriera” che, da instancabile fan numero 1 di Alan Wake, mette da parte il suo lavoro, imbraccia un fucile a canne mozze e parte al salvataggio di Alan, perseguitato dal suo gemello cattivo e poco talentuoso “Graffio”.


Questo episodio, apparentemente solo un simpatico esercizio di stile da parte del team nel creare qualcosa che si avvicini al “romanzo rosa” in realtà regala degli spunti interessanti soprattutto sul personaggio di Graffio, l’alter-ego di Alan corrotto irrimediabilmente dall’Ombra e dal Luogo Oscuro.


Episodio “North Star” segue le vicende di Jesse Faden (la protagonista di Control), qui chiamata “La Gemella” che ben prima degli eventi del gioco di cui è protagonista, si imbatte in una versione distorta del “Coffee World”, il parco a tema che sorge nelle vicinanze di Bright Falls, qui controllato da… un’organizzazione governativa segreta che vuole controllare il mondo tramite il caffè.


Questo episodio, dalle tinte fanta-politiche e parodistiche, risulta in un buon espediente per rafforzare un concetto già accennato in Control: AWE, ovvero quello in cui Alan abbia in qualche modo influenzato anche la storia di Jesse e del FBC per trovare un modo di uscire dal Luogo Oscuro.

 

Episodio “Time Breaker” segue le vicende dello sceriffo Tim Breaker, qui chiamato “l’Attore” che a sua volta è interpretato da Shawn Ashmore (si, il vero attore che dà le fattezze al personaggio) che cerca di scoprire la verità sul temibile Mr.Doors.

Questo episodio è sicuramente il più metanarrativo del trittico in quanto, con espedienti quali il multiverso ed appunto la metanarrazione, riesce addirittura a ricollegare ad Alan Wake e Control un altro gioco targato Remedy, ovvero Quantum Break.


Le vere chicche dell’episodio, a parte quelle di trama, arrivano verso il finale dove Remedy ha deciso di giocare con i vari generi videoludici, soprattutto quelli del passato.


Con questa espansione è giusto dire che, nel pieno dello spirito dello studio, i ragazzi di Remedy abbiano voluto giocare ancora di più con i media a loro disposizione, abbracciando questa volta diversi generi sia videoludici che narrativi, piazzandoci in maniera sottile elementi di trama importanti e che si amalgamano bene all’interno della narrativa del gioco base.

Il trittico di episodi può essere completato in circa 2 ore e mezzo, un quantitativo di tempo forse un po' risicato e la natura quasi "antologica" degli episodi non permette di esplorare a pieno alcune situazioni.


The Lake House


Così come l’ultimo DLC di Control era completamente incentrato sugli avvenimenti di Alan Wake questo ultimo DLC di Alan Wake II è incentrato su uno degli aspetti cardine di Control; Il Federal Bereau of Control, l’ente governativo che si occupa di studiare e contenere i fenomeni paranormali.

Alan Wake II The Lake House
La locandina di The Lake House.

Collocato temporalmente poche ore prima degli avvenimenti di Alan Wake II ed interamente ambientato nella “Lake House”, avamposto FBC atto al monitoraggio dei fenomeni legati a Cauldron Lake, l’espansione ci vede calati nei panni dell’agente Kiran Estevez, agente sul campo mandato ad investigare su un misterioso incidente avvenuto nella struttura che ha fatto perdere ogni comunicazione tra l’agenzia e la struttura.


Questa espansione, dai toni decisamente più horror della precedente, fonde sapientemente lo stile dell’ambientazione già visto in Control con le atmosfere oscure e a tratti claustrofobiche di Alan Wake II. Inoltre, per i più attenti e completisti, potrebbe dare qualche “indizio” proprio sul prossimo capitolo di Control.


The Lake House è, sulla carta, un'espansione perfetta per tutti gli amanti dei collegamenti tra Alan Wake e Control, anche se l'espansione non muove concretamente dei passi in direzione di Control 2 (a meno che non sappiate cercare bene). Ad onor del vero, però, Remedy stessa aveva già annunciato che questa espansione non avrebbe introdotto o anticipato nulla sul prossimo capitolo di Control, titolo che sicuramente merita più che una manciata di reference ed easter eggs all'interno di un DLC.


Pad alla mano

 

Inutile girarci intorno; se Alan Wake II si è rivelato uno dei giochi più sorprendenti degli ultimi anni dal punto di vista tecnico, entrambe le espansioni non sono da meno. Forti nel poter osare un po' di più con ambientazioni e situazioni, il team di Remedy, seppur in maniera più “ridotta” ha deciso di alzare ulteriormente l’asticella dal punto di vista tecnico, producendo due espansioni praticamente perfette per quanto riguarda grafica, sonoro e realizzazione tecnica in generale.


L’unico neo, forse, è che si sarebbe potuto cercare di aggiungere qualcosa di più dal punto di vista del gameplay invece di limitarsi ad aggiungere qualche arma (situazionale, purtroppo) e qualche nemico.

PRO

CONTRO

Esercizio di stile riuscito con Night Springs. Tecnicamente superbi. Sono un piacere se siete appassionati della lore dell'universo Remedy. Narrativamente di altissimo livello...

Si poteva osare di più con le aggiunte di gameplay. ...anche se la durata li penalizza un po'.

Con entrambe le espansioni Remedy ha deciso di fare esercizio di stile in quello che le riesce meglio; la narrativa e la metanarrativa. Fondendo diversi generi della fiction con Night Springs e tingendosi di horror claustrofobico e quasi “scientifico” con The Lake House, il team finlandese è riuscito a dare una degna conclusione al suo capolavoro che, senza questi doverosi DLC risulterebbe in qualche modo “monco” sotto certi punti di vista. Inoltre, entrambe le espansioni ci danno un assaggio di quale direzione potrebbe prendere il Remedy Connected Universe con Control 2. Peccato per una durata complessiva delle espansioni un po' risicata e di forse poco coraggio nel fare aggiunte nel gameplay!

Voto Finale: 8.5

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