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Immagine del redattorePamela Sala Tenna

Annapurna incontra Apple attraverso l'indie

What Remains of Edith Finch approda su apple store e promette di regalare emozioni con un titolo che ha segnato la storia dell'indie.


La House di videogiochi indie apre le sue porte anche ai dispositivi Apple e lo fa attraverso questo titolo noto già dal 2017 a Pc e Console Per accedere al gioco sarà necessario possedere richiede iOS 12 o versioni successive, sarà scaricabile su iPhone, iPad e iPod Touch. Il costo per il download è di 4,99 euro.



(DA QUI IN POI POSSIBILE SPOILER)


Ma andiamo ad analizzare What Remains of Edith Finch:


Questo Indie non è assolutamente un gioco all'acqua di rose, i temi distintivi del gioco sono quelli che riguardano aspetti molto profondi e che portano il giocatore a riflettere ad esempio sul rapporto con la morte, il peso dei ricordi ed il loro valora e persino la superstizione.

Essi sono elementi che si incatenano e si fondono attraverso l'avventura di Edith alla riscoperta del suo albero genealogico purtroppo segnato da tanto dolore e da altrettante perdite.

Ciò che accomuna i personaggi trattati all'interno del gioco, oltre alla parentela con la protagonista, è uno spazio in cui si rivive un breve spaccato della loro vita nonchè ciò che riguarda la loro dipartita.

La ragazza dopo aver ricevuto le chiavi della vecchia dimora ed essersi addentrata nel bosco per raggiungerla, si intrufola in ogni camera che compone la casa.

Il complesso altro non è che una costruzione dalla forma assurda, un po' tetra e stravagante dove per far spazio a tutti i suoi membri sono state aggiunte sezioni dalle forme più disparate alla pianta principale.

Ogni camera è un micromondo che ci porta a conoscere un membro del passato di Edith, dalla lontanissima bisbisnonna alla più recente madre passando per gli zii e i Nonni.

La giovane attraverso queste brevissime storielle, che non sono altro che i minigiochi di cui è composto l'intero gameplay, ci porta a conoscere il suo passato ma anche il suo futuro; ciò che lei definisce la maledizione che colpisce la famiglia Finch.


Come abbiamo già analizzato quindi il gameplay è composto da minigiichi diversi per ogni abitante della casa, di massima però il titolo si può definire un'avventura grafica di walking simulator.

La caratterizzazione di ogni sezione della casa e di ogni abitante di essa è diversificata per dare uno stile unico al minigioco, la grafica, la narrazione, lo stesso svolgimento non sono mai simile a quelli di un'altra storia.

Le colonne sonore accompagnano tutto il gioco ma non risultano mai invadenti.

Davvero notevole è la parte che riguarda il dialogo che ha con se stessa la protagonista, le parole si disegnano, compaiono e scompaiono dalla schermata di gioco in un modo davvero incredibile, esse guidano il giocatore sulla giusta via da seguire per non perdersi in questo dedalo di ricordi che è la casa della famiglia.

Platinare e millare il gioco è estremamente semplice, servono solo un paio di accorgimenti e piccole attenzioni.

Unica pecca è la durata, in un paio di ore si riesce a portare a termine la run e a visitare ogni cosa.


Senza alcun dubbio il titolo non è per tutti, argomenti e svolgimento lo lasciano rivolto magari ad un pubblico adulto ed in gradi di affrontare con la giusta ottica ogni aspetto trattato.

Vale davvero prendersi un paio di ore e conoscere questa immensa famiglia che si anniderà nel vostro cuore e farà davvero fatica ad uscirne.




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