Con la fine dell'anno ci confrontiamo anche noi con la domanda più complessa di tutte: qual è stato il gioco dell'anno 2024? Ecco il parere del nostro team.
Nonostante l'anno 2024 abbia presentato un calendario piuttosto blando in confronto con alcune annate e con l'imminente 2025, non si può di certo dire che non ci siano stati titoli ottimi, che rasentano quasi la perfezione. Arduo è il compito di scegliere tra questi, quello che merita di essere definito dal punto di vista tecnico ed artistico, come il titolo che più ha segnato quest'annata.
Con questa discussione, abbiamo selezionato quello che è per ognuno di noi il vincitore della corona del 2024.
Metaphor: ReFantazio
La scelta di Luigi
Il mio GOTY personale è Methaphor ReFantazio perché ritengo che il titolo presenti una regia e una struttura di gioco che lo rendono un titolo di punta nel genere dei JRPG. Per Atlus, dopo il successo delle serie Persona e Shin Mega Tensei, offrire una nuova proprietà intellettuale che potesse risultare competitiva agli occhi dell'utenza poteva risultare una sfida non di poco conto, in particolare perché i confronti sorgono spontanei ed immediati dal punto di vista di chi gioca. Soprattutto, va evidenziato come il titolo abbia una propria anima e una profondità tale che non lo fa essere un semplice prodotto derivativo delle popolari serie poc'anzi citate.
Warhammer 40.000: Space Marine 2
La scelta di Adriano
Il mio Game of the Year non può non essere Space Marine 2, per tutta una serie di motivi.
Il gioco, esclusa la pregevole fattura con cui è realizzato, è il sogno non solo per gli appassionati di Warhammer, ma anche di tutte quelle persone che cercano un’esperienza videoludica immediata, potente e soprattutto divertente. Erano forse anni che non mi ritrovavo col pad alla mano semplicemente per il gusto di lanciarmi in una qualsiasi partita o modalità che il gioco. Imbracciare la mia Pistola Bolter, la mia Spada-Motosega ed affrontare orde di nemici insieme ai miei fratelli Space Marine è sicuramente una delle esperienze videoludiche più divertenti degli ultimi anni!
Black Myth: Wukong
La scelta di Longo
Sebbene la nomination all’effettivo GOTY targato TGA rimane la conseguenza della carenza di valide alternative, Black Myth: Wukong è l’espressione di un team in erba che nonostante tutti i limiti del caso aspira comunque ad imporre la propria idea in un mondo fatto di colossi che da anni la fa da padrona.
Wukong si potrebbe definire una scarpa che cerca di calzare sia il piede dei Soulslike che quello dell’avventura action. Se sei capace di aspettarti entrambi i generi, è un viaggio spettacolare con una formula che funziona per quasi tutte le tipologie di giocatori: combattimenti avvincenti contro creature mitologiche cinesi un po' meno impegnativi rispetto ai tipici Soulslike. Nonostante rimanga comunque un titolo non privo di difetti… un plauso ed il mio personale elogio al team che ha lavorato a questo progetto mi sembrava più che doveroso!
Metaphor ReFantazio
La scelta di Pasqui, il terzo pilastro di ATLUS
Scrivo queste parole dopo l’entusiasmante serata dei TGA dove un titolo simile è riuscito addirittura a vincere in molte categorie nei confronti di quello che era il gioco di ruolo nipponico più favorito per larga parte dell’anno. È la classica “scelta di cuore” perché non è esistito nulla che mi ha emozionato così tanto che ancora ripenso alle fasi salienti di quest’avventura anche dopo averla finita mesi fa. Parlare di Metaphor in poche parole è davvero difficile perché non è possibile essere brevi su un capolavoro di una tale densità artistica e tematica. ATLUS ha lanciato questo titolo quasi dal nulla, da quel Project Re Fantasy che fu annunciato nel 2017 è che forse non sarebbe arrivato mai (e chissà quando avremmo rivisto). La summa di uno studio di sviluppo dove confluisce tutto il buono che hanno prodotto nel corso degli anni tra i picchi delle saghe di Persona e Shin Megami Tensei. Metaphor riesce a prendere le caratteristiche distintive migliori e crea una formula di gioco che riesce a fare l’impresa di riammodernare completamente un genere come quello dei JRPG, migliorando anche in modo clamoroso il modo di narrare e raccontare una storia (dove si riesce ad esprimere concetti molto complessi ed eventi con una sintesi che ti lascia spiazzato). Un gioco folle (perchè se ti ispiri a un pittore fiammingo per il monster design come Hieronymus Bosh, lo sei e basta), maturo, articolato, impattante che riesce a prendersi i suoi tempi accompagnandoti fino alla fine facendoti riflettere e anche cambiare. Una perla che ad oggi merita di essere scoperta da chiunque.
Astro Bot
La scelta di Edy
Quando Astro Bot è stato annunciato come vincitore del premio Gioco dell'anno nella cerimonia riconosciuta come più ufficiale, è stato facile sentirsi come se avesse segnato la squadra del cuore all'ultimo minuto di una partita di coppa. A rendere Astro il favorito non è stata la sua qualità tecnica (seppur si presenta con un comparto di audio design meraviglioso, un gameplay godibile che crea dipendenza, una cura per i dettagli, perfino quelli 'non utili' alle funzioni di gioco, maniacale), ma la sua incredibile universalità e semplicità. Sia chiaro, Astro Bot è semplice soltanto all'apparenza, eppure questa capacità del platform di nascondere le proprie complessità dietro una facciata così immediata, è sicuramente stata la scelta vincente di Team Asobi. Il robottino degli sviluppatori del piccolo studio assemblato forse senza neanche troppa fede da parte di Playstation stessa ha dovuto lottare di demo in demo per avere il proprio videogioco finale su una piattaforma principale, ma la battaglia è valsa il risultato: nell'occasione dei trent'anni di Playstation, Astro Bot si afferma come nuova mascotte assoluta, portando con sé un avventura che ha il talento di riuscire a divertire un bambino di cinque anni al primo videogioco, così come un ultra trentenne che riconosce in esso tutte le avventure che ha vissuto pad alla mano fino a quel momento.
Tra colossi epici (Shadow of the Erdtree, Final Fantasy VII Rebirth, Metaphor: Re Fantazio) e inattese sorprese del 2024 come Balatro e Black Myth Wukong, a vincere è un videogioco che riesce a trasmettere a chi ha il pad tra le mani la sensazione che gli sviluppatori si siano divertiti in e con ogni singolo istante di gioco; una dedica d'amore a tutti i videogiocatori.
Queste sono le nostre scelte per quanto riguarda il gioco dell'anno 2024. Qual è il vostro parere? Non vediamo l'ora di catapultarci in una nuova annata, in particolare se così carica di previste nuove uscite!
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