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Immagine del redattoreSimone Di Girolamo

I.A.: luci e ombre dell'intelligenza artificiale

Oggi vogliamo portare la vostra attenzione su di un argomento un po’ fuori dai nostri schemi, sia perché attuale, sia perché potrebbe a lungo termine cambiare anche il mondo dei videogiochi. Infatti, affronteremo il terreno spinoso dell’I.A. (Intelligenza artificiale), che ormai da qualche anno sta cambiando il mondo del web e non solo.


Ma perché vogliamo concentrarci su questo argomento? La risposta è molto semplice: da qualche anno l'I.A. è entrata con forza nel mondo informatico cambiandolo per sempre, ma, soprattutto, l'ha fatto avvalendosi di opere non originali per il cui utilizzo gli artisti non hanno dato il consenso preventivo. Abbiamo voluto portare l'attenzione sull'intelligenza artificiale perché ormai non si può più ignorarla e, come già detto prima, essa sta plasmando le nostre vite, e sempre più spesso se ne parla più come una minaccia che come una grande scoperta che potrebbe aiutare il genere umano.


COS’È L’I.A.?

Immagine creata con I.A.
Immagine creata con l'I.A.

Cominciamo nel spiegare, per i meno frequentatori dell’ambiente tecnologico, che l’I.A. è quel settore dell’informatica che studia la possibilità di creare dei computer in grado di imitare alcune funzionalità della mente umana, solo che in questo caso ovviamente la mente di cui parliamo è artificiale.


Dietro questo enorme mondo ci sono vari programmatori ed esperti del settore che non smettono mai di fare ricerca e di “allenare” gli algoritmi di cui è formata l’I.A. per renderla sempre più simile alla nostra mente.



MA COSA SI PUÒ FARE CON L’I.A.?


A questa domanda possiamo rispondere con un “praticamente quasi tutto”. A questo proposito alcuni membri del nostro team hanno sperimentato l’I.A. creando musica e immagini con essa tramite determinati input digitati semplicemente sulla tastiera, e i risultati sono stati davvero notevoli. Si possono creare brani di qualsiasi genere come anche le immagini, ma questa “mente artificiale”, passateci il termine, può andare ben oltre. Infatti, ci sono programmi in grado di creare film, video musicali, controllare la finanza, la cura per il corpo, scrivere interi libri, le chat digitali (tra tutte ricordiamo ChatGP), e tante altre, fino ad arrivare a quella per videogiochi uscita ultimamente: Google Genie, in grado di creare un videogioco da una singola immagine.


Ma le applicazioni dell’I.A. esistenti sono davvero tante da elencare, senza contare quelle ancora in fase di sperimentazione, in un mercato che fa sempre più richiesta di questo prodotto.


I PROBLEMI DEL COPYRIGHT


Sappiamo bene che “non è tutto oro quello che luccica”, e qui arriviamo a parlarvi brevemente dei problemi di copyright riguardo all’A.I.. Molti di questi programmi vengono “allenati” con materiale già esistente creato da altri utenti. In parte, ci sono alcuni che hanno esplicitamente consentito all'utilizzo del proprio materiale, ma c'è un’altra fetta di utenti invece che è ricorsa a denunce e quant’altro per la violazione appunto dei diritti e d’immagine. Esempi più famosi sono: la già citata ChatGP, Midjourney per la creazione d’immagini, e il caso di Taylor Swift .


Nel primo caso per l'applicazione ChatGP, OpenIA e Microsoft sono state citata in giudizio dal famoso quotidiano New York Times, che ha accusato le due aziende di aver addestrato l'I.A. con informazioni prese direttamente dai contenuti del giornale stesso. Passando alla vicenda di Midjourney, l'A.I. nel 2023 (insieme a Stability IA e DeviantArt), è stata accusata da parte di tre artisti della violazione del copyright di alcune delle loro opere, senza il loro consenso, che sono state usate per addestrare l'applicazione. Tutt'ora la causa legale è in corso.


Il terzo e ultimo esempio di cui vogliamo parlarvi è quello della famosa cantante Taylor Swift. L'artista è stata vittima di un grande deepfake generato appunto dall'intelligenza artificiale di varie applicazioni, che la ritraevano in pose sessuali esplicite. Su questo caso è intervenuta la portavoce della Casa Bianca definendo il tutto allarmante, poi seguita dalla piattaforma X (ex Twitter), che ha fatto sapere che ha rimosso la maggior parte delle immagini.


Purtroppo oggi non esiste una legge che regola il mondo dell’I.A., e l’unico mezzo per limitare i danni è pagare quelle applicazioni che hanno come clausola il copyright per l’uso commerciale. Per il personale ovviamente non esistono tutele.


Nonostante molti programmatori migliorino ogni giorno gli algoritmi delle I.A. esistenti, spesso si avvalgono di contenuti di artisti che non hanno dato il loro consenso, e quindi si ritrovano "derubati" delle loro opere e poi costretti a dimostrare la loro originalità.


Qui vi lasciamo un esempio di un brano musicale creato da un membro del team con l'I.A.


Audio cover
Red Codebrano elaborato dall'autore dell'articolo

 

QUINDI È GIUSTO USARE L’I.A.? CAMBIERÀ IL NOSTRO FUTURO?


Per noi non è facile rispondere a queste domande, ma possiamo dire che per quanto riguarda il mondo dell’intelligenza artificiale pensiamo che ci sia bisogno di ricorrervi con attenzione, senza esagerare e stare attenti a ciò che si realizza. Ovviamente c’è chi è d’accordo nell’usarla e chi no, ma dobbiamo sempre ricordaci ed essere concordi sul concetto che una mente artificiale non potrà mai sostituire quella umana.


L’I.A. sta già cambiando il nostro modo di vivere, basta tendere un occhio a tutto quello che sta succedendo nel mondo del web e in quello reale. Si stanno studiando metodi per rendere l’I.A. quanto più possibile alla mente umana, così da riuscire a realizzare qualsiasi cosa.

 

Siamo sicuri che tra dieci anni, ma anche prima, questa mente artificiale prenderà il posto di quella umana in molti campi, ma alle sue spalle ci saranno sempre degli esseri umani a guidarla. L'auspicio è di non finire in un futuro come quello del famoso film Matrix.

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