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Immagine del redattoreSimone Di Girolamo

Jurassic Park - Le origini di un mito

A chi di noi appena sente nominare le parole “Jurassic Park” non viene in mente il capolavoro cinematografico portato sul grande schermo dal geniale Steven Spielberg? Penso tutti, ma in quanti conosciamo la vera storia dietro le quinte di questo fenomeno che ancora oggi dopo trent’anni appassiona milioni di fan?

 

Sono passati pochi giorni dall’anniversario dell’uscita del film nelle sale italiane avvenuta esattamente il 17 settembre 1993. Molti appassionati hanno celebrato questo evento ricordando le frasi celebri del film, o condividendo spezzoni fondamentali della pellicola con le scene più iconiche. Tutto questo ci spinge a farci una domanda: in quanti davvero conoscono le origini del film?


Per questo motivo vogliamo raccontarvele e magari suscitare in voi curiosità a scavare ancora di più in questo mito senza tempo.

Cominciamo dal principio. Nel lontano 1990 Steven Spielberg acquistò i diritti del libro prima ancora che fosse pubblicato, trovando un potenziale enorme nella storia che Michael Crichton (Chicago 1942 – Los Angeles 2008) aveva scritto e che tutti conosciamo, anche se a differenza del film, il libro è molto più brutale e diretto, ma torneremo su questo punto più avanti.

Ora vogliamo parlarvi della mente che ha creato il mondo di “Jurassic Park”, ossia il sopracitato Michael Crichton, conosciuto in Italia più per i film tratti dai suoi libri che per quello che ha scritto. Ma cos’ha di particolare questo scrittore che gli altri non hanno? La sua maestria di mischiare il fantastico con nuove scoperte tecnologiche in campo medico, creando così il genere “tecno-thriller”, con cui chi è del campo definisce spesso i suoi romanzi. Infatti, Crichton prima di essere uno scrittore, era un medico e chirurgo, ed è proprio grazie a questo suo lavoro che riusciva a creare storie tra finzione e realtà incredibilmente attuali. Inoltre, durante la produzione di “Jurassic Park”, fu ingaggiato da Spielberg come sceneggiatore, adattando il suo libro al grande schermo. Il risultato? Credo lo conosciamo tutti: la pellicola vinse ben tre oscar e fu campione d’incassi per la storia cinematografica di quel tempo, sorpassato poi da “Titanic”.


Chi vi scrive aveva solo 7 anni all’epoca dell’uscita del film, e fu davvero un’impresa riuscire a vederlo, e ricordo ancora l’emozione che provai quando vidi dei dinosauri così realistici sul grande schermo. Per non parlare della famosissima colonna sonora che ancora oggi emoziona milioni di fan.

Ma torniamo a ciò di cui parlavamo prima in riferimento al libro da dove è stata tratta la pellicola e che invito caldamente a leggere. La storia è narrata con maestria da Crichton che riesce a immergere il lettore nel romanzo tenendolo in una costante ansia sul filo del rasoio, mentre sullo sfondo animali preistorici prendono vita e sembra di essere al loro fianco. Ma la cosa che da cuore alla storia è anche la caratterizzazione di personaggi come l’iconico Alan Grant (nel film interpretato da Sam Neill), paleontologo che si ritrova a essere suo malgrado un eroe, ma non aggiungiamo altro per evitare eventuali spoiler per chi non ancora avesse letto il libro.


Crichton riesce a spiegare ai profani del genere, nuove tecniche innovative nel campo della scienza (che vediamo anche nel film), con parole semplici e dirette. Inoltre le parti brutali sono disseminate in tutto il libro in modo sapiente e che danno proprio la sensazione di trovarsi in quella situazione, a differenza della pellicola dove molte cose sono state tagliate appunto perché considerate troppo crude persino per un pubblico adulto, ma ricordiamoci sempre che stiamo parlando degli anni 90’, quando la censura era molto più restrittiva rispetto a oggi.

Un altro punto importante che nel film viene sottolineato, ma messo ancora più in evidenza nel libro è la così detta Teoria del caos, che tutti ricordiamo grazie a Jeff Goldblum nei panni di Ian Malcolm. Un tratto affascinante della storia che forse in pochi libri viene messo in evidenza come questo, ossia l’idea di avere il totale controllo, ma poi in un secondo tutto ti crolla addosso spazzando via le tue certezze, e nel caso del libro possiamo dire “le tue ossa”. Questo aspetto non è da sottovalutare come tutti gli altri appena citati che troviamo nei romanzi dello scrittore (ricorderete anche “Il mondo perduto”), e che hanno ispirato l’intera saga cinematografica composta da ben sei film.


Non dimentichiamo poi l’infinito merchandising che la saga ha generato, come serie TV, abbigliamento e ovviamente videogiochi, per citarne due, Jurassic World Evolution e il suo seguito, che tramite un gestionale cercano di far rivivere la storia dei film ai videogiocatori appassionati del genere.

In conclusione, il mito di “Jurassic Park” è nato grazie al genio di uno scrittore e al suo libro che tramite un grandioso regista l’ha fatto conoscere al mondo, e per questo gliene siamo grati. Allo stesso tempo però invitiamo tutti a conoscere meglio la storia di questa pietra miliare del cinema, andando oltre i confini del grande schermo e rivivere le stesse emozioni sfogliando le pagine di un libro o scrollandole sopra un IPad, e perché no, magari conoscere meglio anche l’uomo che ha creato in una nuova veste l’universo di creature di 65 milioni di anni fa, facendoci riscoprire la nostra passione per questo tipo di cinema, forse troppo fossilizzata su ciò che offre l’odierno.


Per fortuna esistono ancora fan inossidabili come il sottoscritto che credono ancora alla magia del cinema, ma soprattutto dei libri.

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