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Le più grandi delusioni videoludiche del 2024

In un'annata decisamente complessa per lo scenario videoludico, ci sono state delle piccole gemme, ma non sono mancate le delusioni. Ecco quali sono state le più scottanti del 2024 secondo Game'n Talk.

 

Annata particolare quella 2024 per il mondo dei videogiochi. Abbiamo spesso avuto occasione di sottolineare come ci siamo trovati in balia di complicate onde da domare, un continuo essere sbattuti tra alti e bassi come raramente era accaduto in passato. È per questo motivo che, dopo aver scelto quale fosse il nostro personale Game of the Year, non abbiamo potuto far a meno di riflettere anche in senso opposto, guardando a quelle che sono state le più grandi delusioni videoludiche del 2024.


Destiny 2: La Forma Ultima – Episodio: Echi ed Episodio: Redivivo

La scelta di Adriano

Con l’uscita di Destiny 2: La Forma Ultima la speranza nel mio cuore per un ritorno agli antichi fasti della serie si era riaccesa. La scrittura brillante, i toni epici ed i momenti toccanti all’interno dell’espansione mi avevano fatto sperare per un futuro nuovamente raggiante per questa saga, ma purtroppo Episodio: Echi ed Episodio: Redivivo sono stati come una doccia gelata.

La scrittura è tornata ad essere pigra e con poco appeal ed in generale è tornata quella terribile sensazione di “game as a service” che ha purtroppo macchiato il brand da parecchi anni a questa parte. Il grosso problema, oltre alla temporaneità dei contenuti acquistati, è proprio che sembrano contenuti senza troppa anima, ed a peggiorare ulteriormente la situazione è pure che per proseguire di pochissimo in una di queste (già poco interessanti) storie si devono aspettare settimane dopo settimane. Un vero peccato.


Starfield: Shattered Space

La scelta di Luigi


La mia più grande delusione del 2024 è targata Microsoft e si tratta indubbiamente di Starfield: Shattered Space. L'espansione del titolo di casa Bethesda mi è sembrata un'esperienza piatta e poco convincente e soprattutto non capace di rilanciare e valorizzare l'opera originaria. Ritengo che le aspettative sul prodotto oggi non siano state del tutto appagate. Shattered Space resta un'espansione gradevole, ma pigra nel contenuto. Nel futuro prossimo ci aspettiamo da parte di Bethesda delle espansioni che possano arricchire in modo deciso l'esperienza di base di un gioco che è stato fortemente e rumorosamente pubblicizzato e sostenuto per anni prima di approdare definitivamente sul mercato.


The Plucky Squire: nostalgia canaglia (ancora una volta)

La scelta di Pasqui


Descrivere la delusione nei confronti di un titolo simile non è molto semplice (forse anche perché bisognerebbe anche definire che cosa noi intendiamo come “gioco per bambini”). The Plucky Squire è forse la produzione indie, in relazione a quelle che erano le aspettative, che alla fine mi ha lasciato davvero poco. Sin dai primissimi trailer la suggestione che si mostrava davanti ai nostri occhi era quella di un sogno che poteva essere davvero realtà in un’avventura dai toni nostalgici all’interno di un libro per bambini e una camera ricolma di giocattoli. Quello che si salva, alla fine, è unicamente la componente artistica dove si arriva a livelli altissimi (merito del lavoro di James Turner) ma tutte le altre componenti rasentano una semplicità fin troppo eccessiva.

Il comparto ludico di The Plucky Squire è fin troppo banale e nessun tipo di fase platform/puzzle riesce davvero a stimolarti fino in fondo (e i ritmi di gioco molto lenti non aiutano nemmeno). È comprensibile che una produzione che si prefissa una “target audience” molto giovane non deve andare a creare qualcosa di estremamente complesso ma se consideriamo uno dei titoli più premiati dell’anno, ovvero addirittura il vincitore dei The Game Awards 2024 Astro Bot che riesce ad essere appetibile a grandi e piccini senza mai rinunciare a numerosi stimoli, non è perdonabile rinunciare alle possibilità infinite che questa formula poteva raggiungere. Ed è stato un enorme peccato per il sottoscritto. Per fortuna poi ho scoperto Balatro.  


Life is Strange: Double Exposure

La scelta di Edy


In tutta onestà, la scelta quest'anno ricade su un titolo che nel suo complesso è discreto e godibile. Spesso, però, le delusioni giungono quando alla base ci sono delle aspettative, e Double Exposure è abile nello stabilirne e lasciare insoddisfatti. Sebben troviamo in questo sequel di Life is Strange una Max Caufield più adulta e che dimostra di aver imparato dalle proprie esperienze, molti dei punti focali della narrazione si rivelano buchi nell'acqua e spesso il gioco si vizia dell'ingannare il giocatore e portarlo su una falsa pista. Questo potrebbe anche essere un punto di forza, se non fosse che in più di un'occasione, la falsa pista è più stuzzicante della realtà. Anche se Double Exposure apre la porta ad un possibile universo di Life is Strange più ampio, in cui le storie prima scollegate si incontrano, ci lascia molto dubbi su come questo potrà funzionare coerentemente in una serie da sempre basata su scelte e ramificazioni conseguenti. Insomma, siamo davanti a un buon gioco che poteva però essere egregio, ed è qui che sorge la delusione.

 

Si conclude così la nostra personale lista delle delusioni del 2024. Quali sono i giochi che più vi hanno lasciato con l'amaro in bocca?


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