Quando Stellar Blade fu mostrato per la prima volta, molti spettatori posero l’attenzione sulle forme della protagonista del gioco intenta a scontarsi con creature aliene che hanno invaso la Terra. Ammettiamo che sarebbe difficile non notare il design del personaggio perché è stato volutamente messo al centro dell’attenzione da parte dei creatori del gioco della casa videoludica Shift Up con un focus quasi morboso. Oggi, tuttavia, noi vogliamo concentrarci sul viaggio che abbiamo intrapreso e che ci ha portato a esplorare ogni angolo del mondo di Stellar Blade, per cercare di farvi respirare le stesse nostre emozioni quando abbiamo giocato il titolo.
Una modella per amica
Cominciamo subito a parlare del personaggio che impersoneremo per tutta la durata del gioco (circa trenta ore, ma anche quaranta se si punta al completismo e al trofeo di platino), EVE, alla quale spetterà l'arduo compito di liberare la terra e salvare l'umanità. EVE, basata sulla fisionomia di una modella reale, è in grado di intraprendere combattimenti con mosse spettacolari che avremmo l’occasione di sbloccare nei circuiti delle abilità man mano che acquistiamo punti esperienza.
Esatto, il nostro personaggio non è in possesso di un sistema di livelli e, quindi, per migliorare al massimo tutte le sue abilità dovremmo esplorare l’intero mondo a nostra disposizione per collezionare oggetti rari, affrontare boss fight, completare missioni secondarie, recuperare materiali e altro (punti sui quali torneremo a breve). Riprendendo il discorso con la nostra eroina super modella uccisore di alieni, oltre alle abilità, abbiamo la possibilità di personalizzare altri suoi aspetti, ricorrendo ad esempio alle tute che troveremo durante l’esplorazione, o ad orecchini e oggetti per i due compagni principali che ci affiancheranno durante tutta la storia: Adam e Lily.
Stellar Blade non è un soulslike
Partiamo col precisare, per quanto concerne il sistema di combattimento, che Stellar Blade, non è un soulslike come molti hanno pensato all’inizio e dopo aver provato la demo, ma ricorda di più un roguelike. Sia in modalità storia che normale, i nemici che affronteremo ci daranno filo da torcere già dalle prime fasi di gioco, portandoci anche in alcuni casi alla frustrazione a cui siamo abituati con i souls o appunto con i giochi roguelike; tuttavia, studiando bene i loro movimenti, è solo dopo pochi tentativi che riusciremo a sconfiggerli, non trovandoci mai nella condizione di dover ripetere la stessa parte duecento volte come potrebbe capitare in altri titoli come quelli di FromSoftware. Questa è una delle due differenze fondamentali che distinguono Stellar Blade dai Souls, nonostante il richiamo al genere sia presente, nella forma di rigenerazione dei nemici ogni volta che risposeremo ad un accampamento.
Il secondo punto è il sistema di combattimento che ricorda di più un hack'n’slash in stile Devil May Cry, con una piccola sfumatura di Sekiro. Va precisato che con quest’ultimo le somiglianze si manifestano soltanto per quanto riguarda il sistema dei parry, perché il gioco richiede delle parate precise per attivare particolari combo o mosse speciali, e quindi il giocatore è chiamato a prestare attenzione a ogni mossa del nemico, specialmente nelle boss fight più impegnative.
Nel caso dovessimo morire durante uno scontro ci è data la possibilità di resuscitare sul posto tramite un oggetto che dovremmo acquistare, così da poter continuare il combattimento. Inoltre se veniamo sconfitti non perdiamo tutto quello che abbiamo guadagnato in precedenza e ci rigeneriamo sempre in un campo base vicino alle zone più difficili e alle varie boss fight, senza essere costretti a ripetere l’intera zona. Alla luce di queste considerazioni possiamo dire quindi che questo titolo videoludico ha qualche piccola somiglianza con i souls, ma non fa parte assolutamente della sua famiglia.
Il mondo di gioco
Stellar Blade ci presenta un mondo futuristico e post-apocalittico in rovina in cui avremmo la possibilità di visitare sette location diverse e ricche di oggetti da recuperare e missioni secondarie. Ci troveremo davanti a paesaggi desertici o pieni di rottami, con antiche strutture che ci faranno spalancare la bocca perché il tutto è moto curato nei dettagli e possiede una grafica all’avanguardia grazie al potere del motore grafico Unreal Engine 5. Insomma, Stellar Blade è uno spettacolo per gli occhi.
Oltre a visitare ambienti ostili, avremmo la possibilità di accedere a l’unica città sopravvissuta alla devastazione aliena: Xion, che fungerà anche da nostro hub centrale. Qui sarà possibile acquistare potenziamenti per EVE e accettare altre missioni oltre a quella principale. Potremmo parlare con tutti e, anche se i dettagli degli altri personaggi non brillano nell'esecuzione, possiamo dire che comunque si tratta di una pecca trascurabile a confronto con la grande cura che gli sviluppatori hanno messo per creare tutto il resto.
Nel gioco è presente anche un sistema di viaggio rapido che potremmo usare una volta attivati nella regione che ci troviamo a esplorare. Non potremmo tuttavia recarci in altre località a meno che non si ritorni alla nave spaziale o all’hub centrale del gioco.
Non possiamo dimenticare l’eccelso lavoro fatto per il rendimento delle luci nel gioco e i percorsi segnati che aiutano il giocatore a orientarsi durante le missioni. Anche nei combattimenti ci sono dei suggerimenti che hanno la stessa funzione, ma senza esagerare troppo.
Possiamo dire che Stellar Blade non è un open world, ma qualcosa che ci ricorda molto God of War nella struttura per gli ambienti circoscritti se pure enormi e completamente esplorabili.
I Naythiba
Per la maggior parte dell’avventura ci troveremo ad affrontare i Naythiba, ossia creature di forma aliena che ci attaccheranno senza pietà, estremamente forti anche quando non si tratta di boss principali, quindi non dovremmo mai abbassare la guardia in loro presenza. Ognuno di loro ha dei moveset diversi e una mossa speciale impossibile da parare e quindi da schivare. Possiamo trovarli singolarmente o in gruppi, ma in qualsiasi caso dovremmo essere pronti ad affrontarli perché anche il nemico più debole potrebbe eliminarci.
Ora passiamo a parlare dei boss. Ognuno di loro (i principali) è diverso dall’altro e ci daranno filo da torcere fin dalle prime fasi di gioco. Procedendo nella trama, gli scontri aumentano di difficoltà e magari ci costringono a ripeterli più volte, anche se, come già detto in precedenza, non sono impossibili da superare, soprattutto se diventiamo dei maestri del parry che contro i nemici più potenti è fondamentale.
La storia
Tutta la storia di Stellar Blade è incentrata sul nostro personaggio e il compito a lei affidato: recuperare dei nuclei che servono per riavviare un congegno in grado di depurare la Terra dalla piaga dei Naythiba, ma non vogliamo rivelarvi oltre per non rischiare un grande spoiler nei confronti di chi non ha ancora provato il titolo. Quello che possiamo dirvi è che forse questo aspetto, solo in alcune parti, è l’unico punto debole di tutto l’universo di Stellar Blade, che si è affascinante, ma allo stesso tempo ha il sapore di qualcosa già provato.
Da lodare è il cambiamento che avviene in EVE, procedendo nella storia. Ci ritroviamo davanti non un personaggio passivo, ma che vive e recepisce tutto quello che ha intorno.
Oltre a tutte le polemiche che sono nate per le censure nel gioco, i rimborsi e piccoli aspetti negativi davvero quasi invisibili, possiamo dire che Stellar Blade è un roguelike che merita di essere provato non di certo per l’aspetto attraente del personaggio che impersoniamo, ma anche per il gameplay, il combat-system, la grafica, gli scontri che non annoiano mai il giocatore, la sua longevità secondo noi giusta e, soprattutto, il coraggio della casa videoludica Shift Up di aver cercato di creare un gioco che non sia un soulslike e di cui ultimamente il mercato è saturo. |
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