Pad alla mano, The First Berserker Khazan, ispirato al Berserker di Dungeon and Fighter, si presenta con qualche sorpresa. Quanto è davvero action la scalata vendicativa del generale?
Dall'universo del picchiaduro Dungeon and Fighter si solleva in una nuova forma il Berserker, pronto a divenire protagonista del proprio gioco di ruolo e azione definito hardcore. Il generale Khazan, un tempo considerato un eroe ed ora ingiustamente accusato di tradimento ed esiliato sulle montagne innevate, si lancia in una scalata vendicativa accompagnato dal demone che improvvisamente inabita il suo corpo e che conversa con lui senza ricevere risposta in toni quasi Venomiani.
A gennaio è stata pubblicata un Demo dalla durata di poco oltre l'ora (chiaramente soggetto a cambiamenti in base allo stile di gioco) su Xbox, Playstation e Steam, che ci ha permesso di provare, pad alla mano, quest'estensione di DnF, e di valutare se si tratti di un esperimento riuscito. Vediamo come se la cava The First Berserker al primo contatto con il videogiocatore.
Possiamo davvero parlare di GDR action 'hardcore'?
Seppur definito come un gioco d'azione e di ruolo 'hardcore' da sviluppatori e publisher, c'è un elemento che balza immediatamente nella nostra consapevolezza e cioè che ci troviamo davanti ad un titolo fortemente soulslike. Tentare di distaccarsi dall'etichetta potrebbe anche aver senso, se non fosse per il fatto che Khazan aderisce perfettamente a quelli che sono i protocolli del genere figlio di Demon's Souls. Basta infatti risvegliarsi nei panni del generale ingiustamente torturato ed esiliato, e muovere i primi passi per rendersi conto che abbiamo davanti ambienti popolati di nemici che si rigenerano al checkpoint, di echi (Stille, in questo caso) da utilizzare per potenziare le caratteristiche di Khazan, un menù di equipaggiamento che stilisticamente rispecchia il genere, un chiaro sintomo che c'è una specifica e voluta ricerca di quella suggestione.
Basta fare qualche passo in più e svoltare a destra piuttosto che sinistra per comprendere che anche i nemici ostili, distruttori di quanto accumulato fino a quel punto, sono d'ispirazione soulslike: non appena cediamo alla nostra natura di sprovveduti curiosi veniamo faccia a faccia con la celebre schermata di morte che annuncia 'Khazan has fallen', Khazan è caduto (per qualche motivo la schermata è in inglese, nonostante il resto del gioco sia localizzato; possibile che si tratti di una mera dimenticanza che sarà corretta nella versione finale). Mentre ci avventuriamo lungo la montagna dell'esilio diventa sempre più chiaro che affrontare ogni nemico ad ogni riavvio del ciclo da checkpoint significherebbe vedere questa schermata molte volte.
È importante fare una premessa: questo non danneggia in alcun modo il titolo che, come vedremo in seguito, è godibile ed entusiasmante. Va però sottolineato, al fine di evitare errori generati dalla comunicazione, che l'action c'è ma è comunque importata al genere souls. L'idea che potremmo originariamente aver avuto di un Berseker che si butta a capofitto e distrugge tutto ciò che ha davanti cede il posto ad un sentiero in cui bisogna valutare se affrontare tutti i nemici, come, se tornare prima sui propri passi - una componente di strategia del percorso che distrugge l'adrenalina continua che ci aspettavamo invece da quello che credevamo essere un action di ruolo.
Azione e pensiero, Khazan non è solo frenesia
Con questa premessa, è ormai chiaro che non siamo dinanzi ad un titolo d'azione frenetica: se è infatti vero che alcuni combattimenti sono ostici e richiedono attenzione continua, è chiaro anche che ci deve essere un solido pensiero di fondo e uno sviluppo di base del personaggio curato. Nella demo, non sono state necessarie strategie troppo elaborate, ma né è il gameplay completamente esente dalla riflessione.
Khazan combatte con attacco veloce e colpo potente - che come da protocollo negli action, consente di spezzare la difesa dei nemici muniti di strumenti protettivi o guardia elevata. Ancora più invasivo della sfera del nemico è l'attacco caricato, che è l'unico capace di superare alcune barriere; esso può essere eseguito col medesimo tasto del colpo potente, tenendo premuto e poi rilasciando. Chiaramente, se eseguire questo tipo di attacco comporta un danno maggiore al nemico, appare fin da subito evidente che ricorrervi spesso è controproducente: durante l'animazione e il caricamento dell'attacco, Khazan è vulnerabile ad i nemici, e come accade in questo tipo di titoli, ciò può divenire letale in pochi secondi. A ciò si aggiunge il fatto che la tempra viene fortemente consumata da attacchi di questo tipo e ciò mette Khazan nella pericolosa situazione di non poter schiavare rapidamente per qualche secondo.
La frenesia dell'azione si mantiene viva quando realizziamo che la maggior parte del nostro tempo in combattimento sarà impegnato tra attacchi rapidi, schiavate e parate perfette, che ci consentono di sfruttare la vulnerabilità di un nemico spiazzato. Ciò anche perché Khazan sarà trattenuto da un sistema di stamina, la tempra appunto, che ci costringerà a ponderare bene a quali attacchi ricorrere e quanto tempo ed energia ci costano.
Non aspettiamoci tuttavia di attraversare di corsa gli ambienti di gioco e investire gli avversari con la nostra potenza. Equipaggiamento, strumenti, statistiche rappresentano la componente RPG di questo titolo e prendersi pause per esplorare ed espanderla diventerà fondamentale soprattutto contro i nemici più ostici. All'interno della demo, le componenti di equipaggiamento modificano l'estetica del personaggio e non sono meri valori.
Lo stimolo della sfida: la premialità del boss
Un elemento che distingue Khazan dai soulslike ai quali sembra appartenere in parte è sicuramente la logica premiale della Sfida Boss. Se è vero, infatti, che nelle fasi di esplorazione ci si ritrova spesso a mettere su un piatto della bilancia le Stille accumulate e il fattore di rischio del nemico che abbiamo davanti, valutando la fuga fino al prossimo punto di salvezza, la stessa logica punitiva non è applicabile ai boss. Questi, infatti, oltre ad essere costretti ad un'aria specifica, che nel caso della demo era per altro prossima al checkpoint grazie ad una scorciatoia sbloccabile (altro elemento che contraddistingue il genere souls), è considerato dal gioco come una sfida speciale.
Come funziona la Sfida Boss? È semplice: semplicemente combattendo contro il formidabile nemico - Yetuga, nel caso della Demo - otterremo delle Stille per lo sviluppo del personaggio. Più danni arrechiamo al boss, maggiore sarà il bottino. Qualora dovessimo morire, troveremo tutte le Stille 'perse' fuori l'arena dello scontro e potremmo quindi utilizzarle per potenziarci.
Questo sistema funziona meglio di quanto non si possa immaginare. Se è vero infatti che è semplificativo e più clemente rispetto al perdere tutto e non guadagnare nulla dallo scontro, l'accumulo costituisce anche un incentivo alla lotta: non è infatti un'esperienza più appropriate per un generale della guerra scontrarsi innumerevoli volte contro un nemico temibile piuttosto che ripercorrere la medesima area decine di volta, far rispawnare i nemici semplici ed ucciderli ancora e ancora e ancora per delle Stille? Sicuramente, noi abbiamo trovato più entusiasmante scontrarci con Yetuga, studiare il boss ed accumulare Stille man mano che riuscivamo a portare avanti i danni.
Non è chiaro se, nella versione finale del gioco però, questo sistema sarà mantenuto nelle stesse proporzioni. Così come non é è chiaro quanto vicino ai boss successivi saranno i checkpoint e le scorciatoie.
The First Berserker Khazan diverte con una breve demo che ne svela la natura: action ed RPG sono certamente le colonne portanti, ma il gioco è anche sorretto da una fortissima influenza soulslike che lo fa aderire, quantomeno parzialmente, al genere. Nel complesso, questa scelta, rompe un po' l'aspettativa del pubblico riguardo un gioco incentrato su un berserker. Ottima la dinamica della Sfida Boss, che permette di accumulare Stille e livellare in base a quanti danni vengono causati al boss ad ogni sfida, indipendentemente dalla sconfitta. Lineare ed esteticamente piacevole, diverte per la durata della versione di prova. È da valutare quanto sarà capace di divertire e diversificare per la durata dell'intero gioco. Costituisce un'interessante base per creare un universo di titoli, magari tutti di genere diverso, legati a Dungeon And Fighter. |
Un trailer che mostra fasi più avanzate di The First Berserker Khazan, originariamente esclusivo della demo è ora stato reso pubblico.
The First Berserker Khazan sarà rilasciato il 27 marzo 2025 su PC, Playstation 5 e Xbox Series X|S.
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